Possono i consulenti del lavoro accertare la disoccupazione?

La Legge Finanziaria 2018 (art.1 comma 801) assegna al consulente del lavoro la possibilità di ricevere dall’Anpal i dati relativi ai soggetti in stato di disoccupazione o a rischio di disoccupazione, come definiti dall’art. 19 del Dlgs. 150/2015. I consulenti possono, quindi, verificare se le imprese possiedono i requisiti per fruire degli incentivi all’occupazione. Ciò permetterà alle agenzie per il lavoro, nonché agli iscritti all’albo nazionale dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro (ex art. 12 Dlgs. 150/2015, fra cui la Fondazione Consulenti per il Lavoro) di avere precisa contezza sullo stato dei lavoratori e sui loro precedenti occupazionali .

Così si eviteranno le criticità rilevate anche in occasione della stagione di incentivi alle assunzioni (Esonero contributivo triennale 2015, biennale 2016 e Incentivo Occupazione SUD) nel coordinamento informativo fra i Centri per l’Impiego e le imprese, criticità che hanno provocato disguidi e revoche dei benefici. I consulenti del lavoro ed i colleghi del proprio studio di consulenza del lavoro potranno così accedere alla banca dati dell’ANPAL (sistema informativo unitario) al fine di verificare i dati relativi alle persone in stato di disoccupazione. In questo modo si eliminano i problemi legati alla procedura fino ad oggi in vigore e si evita il rischio di veder revocati incentivi già assegnati, a causa di informazioni errate riguardo la situazione dei soggetti interessati alle assunzioni. 

 

Quali dati hanno a disposizione 

Il sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, che si compone del nodo di coordinamento nazionale e dei nodi di coordinamento regionali, contiene informazioni circa (articolo 13 del decreto legislativo n. 150 del 2015): 

  • i beneficiari di ammortizzatori sociali, con indicazione dei dati anagrafici, di residenza e domicilio e dei dati essenziali relativi al tipo di ammortizzatore sociale di cui beneficiano; 
  • l’archivio informatizzato delle comunicazioni obbligatorie; 
  • i dati relativi alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro, ivi incluse la scheda anagrafica e professionale; 
  • il sistema informativo della formazione professionale.